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 (INNOVAZIONI del 10-Feb-2018) . Leggere prima di avviare il campione  

 Il modello che cerco di proporre tende ad andare oltre la classificazione di “mappa mentale” e, nelle considerazioni che seguiranno al più presto, se ne comprenderanno le ragioni.

 Anticipo, per ora e per la comprensione di quanto segue, la possibilità di impiegare il metodo per prestazioni di più vasta portata, quali, ad esempio, funzioni di supporto (anche audiovisivo) da impiegare nel corso di una conferenza.

 Per evidenti ragioni è indispensabile che l'elaborato si presti all'impiego on-line come off-line per tener conto delle differenti prestazioni a seconda che si tratti di utilizzarlo su PC/notebook o su smartphone. E qui richiamerei l'attenzione su alcuni aspetti.

 Mentre è impensabile trascurarne l'utilizzo sugli apparecchi di telefonia mobile, non bisogna perdere di vista le caratteristiche degli altri hardware.

 Partiamo dal fatto che l'anima del sistema si basa essenzialmente sul ricorso al PDF. Su di esso si possono realizzare svariati tipi di collegamenti; tanto interni, quanto verso altri PDF, stando certi che il tutto “girerebbe” bene sempre ed ovunque.

 Le cose cambiano se ci si vuole spingere oltre ed arricchire il tutto con contenuti multimediali. Un caso che non presenterebbe problemi sui PC, a differenza degli smartphone. Questi ultimi, di solito, possono visionare questi tipi di file solo in presenza di PDF con rimando ad indirizzi web. Per essi sarebbe possibile muoversi off-line solo partendo da un HTML con collegamenti verso il PDF (non è che lo facciano automaticamente, ma basta inserire un'app del tipo “Zarchiver” perchè tutto proceda senza intoppi).

 Chiaramente, per chi opera su PC (e segnatamente su notebook sganciati dalla rete), sarebbe spesso preferibile trasferire su PDF i collegamenti multimediali per una pratica consultazione off-line; cosa che si può fare senza spese, dal momento che già il software free di “PDF-XChangeViewer” lo consente abbondantemente, anche nella sua versione portatile.

 Ottimale risulterebbe disporre di entrambe le soluzioni; un metodo pratico e facile per l'autore dell'elaborato, molto meno quando a servirsene fosse qualcuno intenzionato a scaricarsi il materiale dal web. Chi ha creato la “mappa” potrebbe, di volta in volta, proporla in una cartella zippata da scompattarsi a richiesta degli interessati. Tanto, tuttavia, costringerebbe il proprietario del sito a duplicare il peso dei propri contenuti. Non solo, ma creerebbe problemi anche a chi intendesse a sua volta trasmettere via e-mail a terzi quanto scaricato dalla rete.

 Penso che la soluzione migliore potrebbe concretizzarsi in una via di mezzo, per la cui attuazione risulterebbe utile il riferimento all'immagine qui riportata come sintesi della cartella contenuta nel sito.
Cominciamo dal file “mappaxpdf” che, nella sua versione originale, torna comodo per la lettura su smartphone (stante la difficoltà, in questo caso, di effettuare in altro modo il collegamento pdf-html). La versione “rinominato” può invece tornare utile per il PCI. In questo caso il vantaggio sta tutto nel fatto che i riferimenti di collegamento sono stati spostati dal web per agganciarli direttamente alla sorgente pdf, onde consentire all'utente la totale navigazione off-line; cosa che avviene attraverso il file “mappaxPC” (disponendo beninteso della disponibilità di apposito lettore nell'apparecchio). Questa scelta tornerebbe comoda soprattutto in presenza di pochi collegamenti multimediali ed in cui  molte estensioni dovessero trovarsi tutte all'interno del pdf di partenza.

Qualche parola anche sulla presenza della cartellina “image”. Si tratta di un elemento quasi privo di peso, ma indispensabile alla completa visualzzazione di pagine html. Occorre infatti considerare che la trasformazione e successiva sensibilizzazione pdf-html passa dal software (esso pure gratuito) PdfMate PDFConverter, per cui, ignorando l'”image”, vedremmo la pagina sprovvista delle aree colorate.

 Ci restano quattro elementi (quelli indicati dai segmenti verdi) riguardanti, nell'ordine, un'”infografica”, una gif animata(“maxi”), un brano musicale mp3 (“mozart_rid”) ed una slideshow mp4 (“vid”).

 Ed è a questo punto che inserisco 2 cartelle zippate (avrei potuto farne 3, qualora, cosa che non ho ritenuto opportuna, avessi dovuto aggiungervi anche  quella relativa ai contenuti del collegamento posto a inizio pagina). Restano quindi 2 cartelle “zip”, destinate a contenere gli elementi  contassegnati, in figura, dalle linee rosse.

 A questo punto, chi fosse interessato a scaricarsi tutti (o solo in parte) gli elementi multimediali dovrebbe, una volta scompattato lo zip in una cartella, prelevare dalla rete i file multimediali (richiamabili dalla c di colore rosso) mediante operazioni del tipo “salva oggetto con nome” e riversarli nel nuovo contenitore per avere la certezza di un corretto uso off-line. Ora è possibile scaricare le cartelle cart_pdf ed ancora  PDF_x_pc.(che, partendo non più da html ma da pdf, necessiterà dei soli file: "infografica01", "maxi", "mozart_rid" e "vid").