NOME OGGETTO
(solo per fare un esempio, con materiale impropriamente attinto da Wikipedia)
Riferimenti storici
Aspetti artistici
STORIA DELL'OROLOGIO
L'esigenza di misurare il trascorrere del tempo era sentita fin
dall'antichità. Il più semplice strumento realizzabile
è stato la meridiana, costituita al minimo da un palo infisso
nel terreno, il cui uso è documentato in Cina a partire dal III
millennio AC. Il complesso di Stonehenge è ritenuto un
dispositivo astronomico per la determinazione del momento degli
equinozi. Fino a che la misurazione del tempo avveniva con le
meridiane, la suddivisione del tempo prevalente era quella in cui l'ora
era la dodicesima parte del ciclo diurno, dall'alba al tramonto. Era
perciò più lunga d'estate e più corta d'inverno.
Lo svantaggio principale della meridiana è quello di non
funzionare di notte o nelle giornate nuvolose. Per questo motivo furono
sviluppati orologi alternativi, basati sul progredire regolare di
eventi. La clessidra per esempio è un semplice dispositivo
basato sulla regolare fuoriuscita di acqua da un contenitore forato.
L'uso di clessidre da parte degli Egizi è documentato nel XV
secolo a.C.. In Grecia le clessidre furono usate per scandire la durata
di gare, giochi, turni di guardia e anche per controllare la durata
delle deposizioni in tribunale. Nel III secolo a.C. in Grecia le
clessidre si svilupparono nei più precisi orologi ad acqua, nei
quali l'acqua fluiva tra due contenitori collegati. Furono anche creati
orologi ad acqua dotati di un sistema meccanico di indicazione dell'ora.
Nel corso del Medio Evo furono inventati i primi orologi meccanici: nel
giro di un mezzo secolo, all'inizio del Trecento, molti campanili
cittadini vennero dotati di orologio. Si possono ricordare quelli di:
Parigi, Milano, Firenze, Forlì...
OROLOGERIA ARTISTICA
L'orologio, in quanto oggetto d'uso comune, ha assunto spesso una
importante valenza artistica e simbolica. Fin dagli inizi
dell'orologeria le casse erano più o meno riccamente decorate, e
a volte lo era anche l'interno, per esaltare il fascino della meccanica
di precisione. Gli orologi da tavolo potevano essere contenuti in
materiali preziosi, oro, argento, bronzo, cofanetti laccati e
intarsiati, mentre le pendole erano racchiuse in raffinati mobili in
legno decorato, con una vetrata che metteva in evidenza il moto del
pendolo. Anche gli orologi da torre non erano da meno. Un esempio
formidabile è il famoso orologio di piazza san Marco a Venezia,
costruito a partire dal 1493 per opera di Gianpaolo Rainieri e
Giancarlo Rainieri. Al rintocco delle ore, due statue meccaniche
(chiamati Mori per il colore scuro dovuto al materiale) si inchinano
alla Madonna e colpiscono le campane con un martello. Oltre all'ora
indica anche informazioni astronomiche quali posizione dei pianeti,
fasi lunari posizione del sole nello zodiaco. Pregevole è anche
l'edificio che lo contiene e il raffinato quadrante, di 4,5 metri di
diametro. Il meccanismo attuale deriva da restauri compiuti nel secolo
XVIII.
Altro importante orologio, famoso per essere l'orologio astronomico
più grande del mondo, è quello custodito nel campanile
del Duomo di Messina, in Sicilia, alto 48 metri alla torre e 60 metri
alla cuspide. Costruito negli anni '30 del 1900 dalla ditta Ungerer di
Strasburgo per volere dell'Arcivescovo di Messina mons. Angelo Paino,
presenta numerosi automi meccanici che ricordano i momenti più
importanti della storia civile e religiosa della città e che
ogni giorno, a mezzogiorno, si animano. L'orologio possiede inoltre un
grande globo che indica le fasi lunari, un calendario perpetuo ed un
calendario astronomico che riproduce fedelmente le posizioni dei
pianeti in relazione alle varie costellazioni.
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