INTRODUZIONE PREMESSA INDISPENSABILE Ritengo che la scelta tra documento cartaceo e testo digitale costituisca un falso problema, alimentato purtroppo dalla rigida contrapposizione tra editori tradizionali e quanti (talvolta per puro business) esagerano le potenzialità offerte dall'informatica fino a prospettarle come assolutamente sostitutive di qualsivoglia prodotto a stampa. Robert Darnton ha perfettamente ragione quando, richiamando il settecentesco fenomeno della Repubblica delle lettere, consiglia di spingersi in avanti senza trascurare"lo specchietto retrovisore". La globalizzazione dell'informazione e la stessa ipertestualità non sono fenomeni esclusivi della nostra epoca. E la storia mostra come, di norma, l'avvento di nuove forme di comunicazione non ha distrutto le precedenti; semmai può aver contribuito a modificarle. E' pura illusione puntare sulla sopravvivenza di quotidiani, riviste e testi (specie se di saggistica) realizzati con sistemi che hanno fatto il loro tempo, mentre occorre metter mano a cambiamenti che consentano la loro integrazione con i nuovi orizzonti aperti dall'informatica. Ne fornisco qui un semplice esempio, accennando, nei collegamenti Periodico e Volume, ad alcuni aspetti che invitano a riflettere.
CARATTERISTICHE DEL SISTEMA Quantunque espressamente studiato per lo smartphone, l'intero contenuto del sito è parimenti visionabile su qualsiasi altro computer (PC, notebook ecc. senza bisogno di ricorrere allo zoom per riduzione carattere); vantaggio non trascurabile, anche ai fini del diretto trasferimento di file a mezzo bluetoot, pendrive o cavetto. Strutturato come sistema ottimizzato per la libera diffusione di libri e periodici nella doppia versione digitale e cartacea, “stampe-racconti” lancia un modello multipiattaforma che chiunque potrebbe applicare al proprio dominio finalizzandolo alla creazione di singole comunità impegnate nell'immissione in rete di materiale multimediale a contenuto monotematico o anche solo localistico. Parlo di “comunità” dal momento che sarebbe impensabile limitarsi alla presentazione di lavori di un unico autore. Occorrerebbe, nella fattispecie, aprirsi alla collaborazione di quanti, per hobby o volontariato, potrebbero arricchire il sito immettendovi specifici elaborati, o anche semplici integrazioni, osservazioni ed altro, analogamente a quanto già accade con i wiki e con il socialnetwork (anche se, a differenza di quest'ultimo, escludono ipotesi di tesaurizzazione a mezzo di inserzioni pubblicitarie e raccolta dati dei visitatori).
Ho evitato deliberatamente di ricorrere a strumenti del tipo responsive poiché scopi e caratteristiche del sistema condizionano la diffusione dell'iniziativa alla massima semplicità operativa per quanti intendessero creare siti sulla falsariga di quello da me prospettato.. Sto pensando, anzi, di predisporre una breve guida per mostrare quanto è semplice raggiungere lo scopo solo applicando pochissimi accorgimenti uniti ad alcuni software free, opensource e spesso anche multipiattaforma. Ciascun prodotto di quelli richiamati nei successivi punti della presente mappa si presenta in tre differenti formati: semplice pubblicazione in PDF (quella principalmente destinata alla riproduzione cartacea); elaborato in PDF interattivo; elaborato in HTML.
La composizione HTML rappresenta il vero cuore del sistema. Si noterà che questa consente di scaricare e/o trasmettere in formato PDF, oltre all'intera composizione, anche ogni singolo articolo di una qualsiasi trattazione. Icontenuti multimediali collegati alle parti testuali comprendono videoclip, mappe concettuali cliccabili, ipertesti ed infografiche, ma fanno leva, soprattutto, sull'opzione audio (praticata, nello specifico, ricorrendo ad una forte compressione dell'mp3; tale, ad esempio, da assicurare accettabili ascolti che, anche con durate eccedenti 1 ora peserebbero meno di 7 mega). E' questo un aspetto che richiede qualche opportuna considerazione. L'eccezionale diffusione degli smartphone (+63% nel solo 2013), spiegabile con l'innegabile comodità di poter accedere sempre ed ovunque alla Rete, si scontra con la snervante lentezza delle connessioni. Pochi sarebbero disposti a sobbarcarsi le lunghe attese imposte da file audio di qualche peso; specie se posto a commento delle immagini di una slide. Ora, la gran parte degli attuali dispositivi tascabili (a differenza di quelli del tipo Kindle) operano a mezzo di uno schermo retroilluminato che, riducendo la durata della batteria, francamente, non incoraggia la lettura di lunghi brani. Aggiungiamo pure l'impossibilità pratica di visionare un testo mentre gli occhi sono impegnati altrove (es. guida veicoli), come anche l'opzione di condividere in gruppo l'ascolto di qualche brano e non sarà difficile rendersi conto della grande comodità rappresentata da una siffatta alternativa.
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