TRASFORMAZIONE DI RIPRESA 2D IN ANIMAZIONE 3D AUTOSTEREOSCOPICA Una sperimentazione che aprirebbe moltissime possibilità espressive; non si tratta della semplice trasformazione di immagini piane, ma della possibilità di conferire alle stesse le proprietà del movimento. Non occorrono occhiali speciali e l'effetto è tale da riprodursi su qualsiasi piattaforma (dal PC allo smartphone); questo perchè il prodotto finale non sarà altro che una gif animata. A conti fatti, se opportunamente applicata, questa tecnica può rivelarsi superiore alla visione lenticolare; quella, per intenderci, legata alle riprese effettuate con quattro obiettivi sincronizzati. Nel “lenticolare” il passaggio tra i fotogrammi é molto più mobido di quello ottenuto con macchine stereoscopiche a due obiettivi e si avrà l'impressione di vedere i soggetti sotto una più vasta angolazione. Ma resta il fatto che gli stessi risulteranno sempre rigidi come statue. Per sperimentare il mio sistema basta una comune fotocamera digitale (ma anche lo smartphone può rivelarsi più che sufficiente). Occorre scattare un brevissimo videoclip (1o2 secondi) sul soggetto traguardato per poi passare alla fase operativa composta dalle azioni sotto indicate. Trasformazione del filmato in gif animata La si ottiene riprendendolo con GifCam (un piccolo software gratuito e portatile scaricabile dalla rete). Scomposizione per singoli fotogrammi Realizzabile con GifSplitter (altro free portatile), che ci consentirà di estrapolare in BMP tutte le immagini. Selezione dei frame Potrebbero bastarne tre (ma ne consiglierei quattro) ovviamente poste in successione. Prima operazione di fotoritocco Implica la creazione della mappa di profondità relativa a ciascuna immagine. Prima di procedere è giunto il momento di una premessa. I
risultati migliori in ripresa si ottengono scegliendo (o
predisponendo) i soggetti secondo una logica di spaziature per
piani paralleri (le illustrazioni che seguono renderanno l'idea
di tale concetto). Occorrerà evitare, in altri termini, prospettive,
piani inclinati, e molteplicità di oggetti spazianti sull'angolo
visuale della ripresa; come ho fatto nel caso specifico operando
sperimentalmente sulla frazione di video presente su Youtube. Per la
prova mi sono limitato a due soli piani, ma se ne possono considerare
anche tre, quattro o cinque, purchè spaziati secondo il criterio
sopra richiamato. Dopo aver ammorbidito la mappa mediante sfocatura gaussiana, le figure affiancate originano in apposito software (io uso 3DCombine ma si può operare anche con un plugin di Gimp) una terza figura che, collegata alla prima immagine piana, genererà (grazie al free portable Photo Scape) una gif animata in due frame. Occorrerà riportare nel software di fotoritocco la prima immagine piana e quella ricavata dalla mappa per effettuare la “centratura”; una operazione che di solito riguarda il soggetto principale della composizione (in questo caso il volto della ragazza). Riportando i due frame in Photo Scape si noterà la trasformazione della scena da 2 a 3D. Ripetiamo ora questa procedura sulle altre due foto per poi concatenare il tutto su Photo Scape, collegando in successione A, A1, B, B1, C, C1 ed ancora, nell'ordine: C, B1, B, A1, per ottenere una gif a ciclo completo (composta da complessive 10 immagini). E questo è il RISULTATO |