VIDEOPROIEZIONI
 Il termine evoca  l'immagine di un'ampia sala al cui fondo, armeggiando con un grosso aggeggio, un operatore specializzato trasmette sullo schermo dell'opposta parete immagini che dovrebbero susseguirsi al ritmo e nei modi stabiliti dall'ospite della serata.
 Il condizionale è d'obbligo poichè non è infrequente che la loro sincronizzazione con gli interventi dell'oratore lasci alquanto a desiderare. Quando ciò accade, chi muove la bacchetta sullo schermo nasconde a stento la tentazione di correre a romperla sulla testa di chi ha preso la stecca.
 Sono situazioni possibili, ma ormai meno frequenti, dal momento che, sempre più spesso, l'oratore provvede anche ad azionare il computer contenente la presentazione (o il semplice supporto visivo agli argomenti trattati verbalmente).
 Tra i videoproietti ai led di nuova generazione ve ne sono di quasi tascabili per un peso inferiore al chilogrammo. Chi parla se ne colloca uno a portata di mano ed il gioco è fatto.  Resta il  problema del Notebook. Pur di non tirarselo dietro c'è chi preferisce inserire una pendrive nel computer  dell'ospitante. Ma non sai mai con quale accidente di apparecchio dovrai aver a che fare; ce ne sono di impestati all'inverosimile; altri sono stati configurati in maniera che nemmeno il proprietario è in grado di raccapezzarsi. Non trascuriamo poi l'ipotesi che si tratti di un Mac. Cosa c'è di male? Nulla, se non fosse per il fatto che chi si è presentato con la chiavetta ha sempre e solo operato con Windows. Ed è proprio a scanso scaramantico di siffatti pericoli che potrebbe tornar comoda la soluzione smartphone, dal momento che è ormai possibile la loro connessione al proiettore con tutti i vantaggi di manovrabilità impossibii per una semplice pendrive.
 Chiaramente non si tratta di una soluzione "urbi et orba", ma è sicuramente efficace quando si tratta di esporre lavori non eccessivamente complessi.