Sorpresa!
Apro l'altro mio sito e scopro che almeno due terzi dei suoi
contenuti si sono volatilizzati, dalla sera alla mattina.
Motivo
(ufficialmente dichiarato dal provider)? La
“protezione” messa in
atto dai browser per impedire pericolose manovre da parte di
maleintenzionati.
Che fare?
Impossibile convertire i
video,costituiti, come sono, da centinaia di esemplari di differnti
tipi (SFW ed FLV) e formati. Come se non bastasse, la maggior parte
(quella realizzata in SWF) trae origine dallo scorrimento infinite
loop di dieci/quattordici frame; un buon
sistema
alternativo ai limiti imposti delle gif animate (peso non
trascurabile e limitazione alla gamma di 256 colori).
Questa sorta
di via obbligata si spiega con la sua applicazione ad una lunga serie
di esperimenti incentrati sulla trasformazione (talvolta automatica)
di comuni foto piane (2D) in autostereoscopie ad effetto lenticolare.
La
prima grana ha finito per generarne una seconda, determinata dal
fatto che questi miei esperimenti continuano a girare senza intoppi
sul mio canale di youtube (potenza dei social!). Dove sta la
fregatura? Semplice. Trattandosi di esperimenti, non tutti
gli
esemplari possono avere, su chi li vede (e sono qualche centinaio di
migliaia), un impatto ad alto gradimento. Tanto mi aveva motivato ad
in inserire in ciascun video il riferimento al mio sito, dove i
visitatori avrebbero potuto rendersi conto che si trattava delle
semplici tappe di una ricerca (peraltro chiaramente illustrata nel
dominio).
Per il comune mortale, che chiramente non dispone della
tecnologia disponibile dai social,la risoluzione dell'handicapp
rappresenta un grosso tormentone, dovuto alla fragilità del
prodotto
Adobe, ma anche, se non soprattutto, ai continui cammbiamenti operati
sui vari browser.
Rimedi? In rete se ne sparano a volontà e
nessuno in grado di risolvere stabilmente la faccenda; come a dire
che “mentre il medico studia.....”.
Contrariato? Certo! Però
penso anche alle tribolazioni di tanti titolari di piccole e medie
aziende, costretti a riprogrammarsi il sito, con tutto quello che ne
consegue, e proprio mentre i quotidiani battono la grancassa sui
vantaggi dell'automazione e dell'industria 4.0.