Tratto da: http://www.acquaforte.it/acquatinta.html

L' acquatinta è una incisione indiretta e può essere considerata una variante tecnica dell' acquaforte poiché le corrosioni avvengono con l'aiuto di un acido.

Il procedimento è identico a quello descritto per l'acquaforte, ma con effetti simili all'acquerello, ottenuti con una lastra granulata. La granulazione si effettua facendo cadere sopra la lastra calda granelli di bitume, che fondono attaccandosi alla lastra e formano un fondo più o meno denso.

L'acquatinta è una tecnica di carattere tonale : anziché formare l'immagine attraverso una serie organizzata di segni, realizza aree di intensità e forma controllata. Per fare ciò si interviene sulla matrice con uno speciale trattamento che riesce a corrodere la superficie della lastra determinando rugosità che trattengono l'inchiostro di stampa ; tale rugosità viene detta granitura.

L'acquatinta si realizza ricoprendo la lastra con uno strato, più o meno fitto a seconda della composizione che si vuole ottenere, di grani di colofonia (pece greca) o con grani di asfalto macinato (granitura). Questi vengono, mediante calore, fatti fondere in modo che aderiscano al metallo. Sulla lastra così preparata, l'acido penetra negli interstizi tra i vari granelli corrodendo il metallo in modo del tutto particolare e rendendobe "spugnosa" la superfice.
Con tale sistema si ottengono, in fase di stampa, effetti vellutati e una serie di toni sfumati. Il procedimento di stampa è simile a quello dell'acquaforte

NOTA PERSONALE


Importante far presente che i miei lavori presenti nelle campionature seguono un percorso del tutto diverso dal metodo classico sopra descritto.