DALL'AUTOSTEREOSCOPIA
STATICA A QUELLA DINAMICA
Proseguendo
sulle campionature 3D riportate in "Ingredienti 40" propongo
alcune varianti. Si tratta sempre di manipolazioni effettuate
su coppie stereo (immagini affiancate) catturate in rete.
Nel
primo caso, quello mostrato qui accanto, non si trattava
di un video (tipo realtà immersiva), ma di pura
scomposizione di semplice accoppiata data da ripresa fotografica.
Effettuando centratura e sovrapposizione si ottiene l'esempio
in oggetto. Oltretutto l'inquadratura non coassiale implica
il
vantaggio di mettere in risalto gli effetti plastici della figura
umana. La riduzione a due soli frame comporta un 3D dal peso di soli 76
Kb.
Ben diverso il caso della
seconda sperimentazione, dove siamo in presenza di un 3D che aggiunge
al rilievo anche degli effetti di animazione. La prova è
stata possibile catturando con"GifCam" una brevissima sequenza di un
video (x realtà immersiva) disposto in rete sempre con
immagini affiancate
(quelle che poi ne consentono la visione con
apposito apparecchio da collegare allo smartphone). Scomponendo
la gif
animata (con "Gif Splitter") e quindi, prendendo i fotogrammi di un
breve
settore della sequenza e separando le immagini di sinistra da quelle di
destra (qui di solito non stato nemmeno necessario effetture azioni di
centratura) si ottiene una gif animata che aggiunge effetti di
animazione a quelli del rilievo.
Chiaramente ci sarà da fare i conti con il peso finale del
prodotto. Qui, ad esempio, la selezione di sole sei coppie
stereoscopiche ha comportato (per via della divisione) la
sovrapposizione di ben 12 fotogrammi. La ricostruzione della gif (in
"PhotoScape") ne ha accresciuto il numero fino ad un totale di 22 (per
del ritorno a ritroso dalla n.11 alla n.2). Tanto ha reso necessario
comprimere il formato finale in 250 per 258 px con un peso di 820 Kb;
il che riduce alquanto la visualizzazione degli effetti plastici.
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