Il caso presente impone l'aggiunta di alcun accorgimenti, dato che è necessario scomporre la coppia in un programma di fotoritocco e stabilire la centratura dell'immagine destra in rapporto alla sinistra. Solo successivamente sarà possibile procedere alla rilevazione della mappa di profondità e relativa manipolazione.
Il classico video 3D trascura il problema della centratura per il fatto che, grazie ai visori, ciascuna delle due immagini raggiunge direttamente l'occhio a cui è destinata; l'auto stereo-scoppia Gif 3D, invece. raggiunge congiuntamente entrambi gli occhi. Ed è questa la ragione che ne consente la percezione della profondità anche a chi disponesse di un unico occhio. Il principio di funzionamento è simile a quello della cinematografia, basato sui tempi di permanenza su retina dei singoli fotogrammi.
Devo precisare che mi è stato impossibile rilevare il tipo di apparecchiatura impiegato da chi ha girato i video che mi hanno fatto da cavia (e tanto può scusare qualche imprecisione sui miei elaborati finali). Fortunatamente, per proseguire nelle mie sperimentazioni, sono riuscito ad acquistareee su Amazon un ottimo accessorio per smartphone (vedi sul mio blog) che effettua riprese da due ottiche distanziate da 7 cm. (spazio standard poiché coincide con la distanza media che intercorre tra i nostri occhi). Il mio metodo, in altri termini, sarebbe poco rispondente su riprese fatte con ottiche eccessivamente ravvicinate o da fotocamere sincronizzate e poste a notevole distanza l'una dall'altra.
Nelle campionature che seguono ho preferito ridurre le dimensioni originali delle Gif di partenza, mantenendo invariate quelle dell'elaborato finale (tranne nel caso di originali di ridottissime dimensioni in cui ho fatto coincidere i due formati. Ricordo, comunque, che proprio l'ingrandimento consente di apprezzare le caratteristiche di queste ultime.
CAMPIONATURE
Considerazioni f inali
Come già sopra indicato tutte queste mie prove sono state effettuate elaborando coppie di immagini non mie e rilevate in rete. Nell'iso effettivo di queste mie tecniche (operando con riprese proprie) i risultati sarebbero di certo molto migliori di quelle qui riportati. In questo caso, infatti, mi sarebbe possibile operare evitando il ricorso alle compressioni di file e formati. Non solo, poichè, prefigurando i risultati fnali, scelte e disposizioni dei soggetti sarebbero curati di conseguenza a tutto vantaggio della qualità del prodotto ultimato. Nel ritratto, ad esempio, potrei impiegare il ricorso allo sfondo neutro. Ed anche nelle riprese improvvisate potrei studiare ancolazioni ed inquadrature idonee a minimizzare le distanze tra primi e secondi piani.
Tutto, in definitiva, in maniera molto diversa dalla situazione qui presentata, anche per la quale, tuttavia, penso di aver praticato, almeno sul piano didattico, trasformazioni prossime all'accettabilità.